Piattaforma elevatrice per condomini

Si può usare l’ascensore risparmiando energia?

Cosa si intende per risparmio energetico negli ascensori? Gli ascensori “a risparmio energetico” e intelligenti esistono: vediamo a quali elementi bisogna stare attenti quando si acquista e installa un ascensore in casa o condominio.

Quanto consumano gli ascensori in Italia ed Europa

Anzitutto, parlando di risparmio energetico, dobbiamo considerare alcuni numeri fondamentali per inquadrare il problema:

  • il consumo totale annuo degli oltre 4 milioni e mezzo di ascensori dei 27 paesi dell’UE è di circa 18 TWh, pari al 4% del fabbisogno elettrico annuo;
  • in Italia esistono un milione di ascensori, siamo infatti la seconda nazione al mondo per numero di impianti installati. Il loro consumo annuo è di 2 TWh, pari all’ 1% del fabbisogno elettrico annuo.

Questi primi due valori permettono di stimare che sia possibile ridurre il consumo anche del 50-60% specialmente nel resto d’Europa, dove il parco impianti installato è dunque molto vecchio.

Aggiungiamo altri tre aspetti:

  • il consumo di energia degli ascensori occupa il 3-5% del consumo elettrico di un intero edificio;
  • l’ascensore consuma anche quando non è in funzione;
  • i consumi dell’impianto dipendono dalla destinazione d’uso, come riportato nella tabella sottostante.

Consumi ascensori per destinazione d'uso

Emerge un dato emblematico: l’incidenza dei consumi in stand-by è maggiore sugli impianti a destinazione residenziale, in quanto il periodo di inutilizzo è nettamente maggiore rispetto ad impianti del settore terziario.

Come diminuire l’impatto energetico-ambientale degli ascensori?

Parlare di impianto a basso impatto ambientale significa considerare la LCA (Life Cycle Assessment) cioè l’intero ciclo di vita dell’impianto.

Pertanto, il risparmio energetico non riguarda solo la scelta oculata del prodotto in sé. Bisogna andare oltre e valutare una combinazione di elementi:

  • l’adozione di componentistica efficiente, come per esempio un’illuminazione a LED temporizzata, motori elettrici ad alta efficienza, azionamenti che permettono di variare tensione e frequenza di alimentazione motore (VVVF), dispositivi soft starter che permettono di tagliare i consumi in fase di spunto;
  • una scelta progettuale specifica nell’individuare il numero, le dimensioni, il carico e la velocità dell’impianto;
  • l’individuazione della tecnologia più opportuna tra le diverse opzioni del mercato: sarà meglio un ascensore elettrico, idraulico o a batteria?
  • considerazioni su provenienza e qualità dei materiali, per tenere in considerazione anche dove l’ascensore viene prodotto, con quale componentistica e quale grado di manutenzione e usura subirà negli anni.

Ascensore o piattaforma elevatrice?

Quando dobbiamo decidere che ascensore installare, un’ulteriore considerazione da fare è capire se è più idoneo un ascensore o una piattaforma elevatrice.

Conosci la differenza tra ascensore e piattaforma elevatrice? Ne avevamo parlato in un precedente articolo.

In un impianto di sollevamento, quando un solo elemento non è presente (per esempio il tetto, una parete, la porta, o la cabina stessa) oppure quando la velocità è inferiore a 0,15 m/s, l’impianto viene considerato una “macchina”.

Ne consegue che la direttiva ascensori tratta le piattaforme elevatrici come fossero degli ascensori da quando vengono installati. Da quel momento avremo da rispettare gli obblighi di legge per la manutenzione, le visite ispettive e la richiesta del numero di matricola comunale. La costruzione è invece disciplinata dalla direttiva macchine.

Insomma, installiamo un ascensore o una piattaforma elevatrice? La scelta non è affatto scontata. Entrambi rispondono alla stessa necessità, ma lo fanno in modo diverso, adattandosi meglio ad una situazione o ad un’altra.

Pensando all’uso di un ascensore risparmiando energia, oggi entreremo nel dettaglio della piattaforma elevatrice, che presenta sicuramente molti vantaggi:

  • risparmio energetico (i consumi vanno da 0,5 kW a massimo 1,5 kW)
  • sicurezza
  • spazi ridotti in pianta, fossa e testata
  • agevolazioni fiscali (la Legge 13 prevede contributi a fondo perduto, Iva agevolata al 4% e detrazioni Irpef)
  • flessibilità di installazione
  • poche opere murarie e gestione chiavi in mano
  • risparmio economico, anche nel contratto di manutenzione
  • possibilità di assenza di porta di cabina (manovra a uomo presente).

Il più grande vantaggio è forse quello che la piattaforma elevatrice è una soluzione per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il grado di integrazione con gli ambienti e la versatilità delle nostre piattaforme elevatrici è davvero totale, fino ad avere delle piattaforme “a scomparsa” sotto il pavimento.

E gli svantaggi? Sono davvero pochissimi:

  • destinazioni d’uso limitate (si usa in edifici residenziali piccoli, ville e attività commerciali con poco traffico di persone)
  • velocità limitata
  • gestione limitata del traffico.

 

L’ascensore a risparmio energetico per la casa

La piattaforma elevatrice è senz’altro la soluzione migliore in contesti abitativi privati, perché più versatile e adatta ad assecondare le esigenze dei clienti ed esprimere la creatività dei progettisti. Guarda alcuni esempi sulla loro versatilità nel sito di MA.RI.VE Ascensori.

È infatti un prodotto che ascolta le esigenze del cliente in termini di sostenibilità ambientale. Qualche esempio? È possibile fornire un elevatore a trazione elettrica piuttosto che oleodinamica, ed in termini energetici ad esempio scegliendo un elevatore con motore elettrico e potenza impegnata a partire da 0,5 kW, rispetto ai 1,5 kW della piattaforma idraulica, e fino a 0,15 kW se alimentato da batterie.

Attenzione, però: spesso gli ascensori a batteria risultano non essere anche i più sostenibili o i più efficienti energeticamente. Infatti, essendo dotati di 3 componenti in più, il rendimento si riduce e i consumi aumentano. Le batterie inoltre sono inquinanti nella fabbricazione e nello smaltimento, e sono da sostituire frequentemente, andando a incidere notevolmente nei costi di gestione.

Ascensori intelligenti

L’ascensore è anche intelligente

Oggi è anche possibile immaginare l’ascensore smart collegato al mondo dell’IoT e della domotica. Infatti, una delle principali necessità di collegare gli ascensori a Internet è legata allo sviluppo dei servizi di manutenzione che potrebbe essere ampiamente migliorata nei prossimi anni.

MA.RI.VE ha abbracciato da anni questa filosofia, e tutti gli impianti che installa sono collegati ad internet. In sostanza, collegare in remoto un ascensore è fondamentale perché si cambia paradigma: da “risolvere un problema dopo un guasto” a “manutenzione predittiva“.

Inoltre, in un futuro molto prossimo, saremo in grado di scambiare dati anche con altri dispositivi e di trasformare l’ascensore in un vero e proprio oggetto “intelligente”, controllabile e comandabile con l’uso della domotica.

Alcune delle principali caratteristiche di un ascensore che già oggi si possono controllare da remoto sono:

  • stato generale dell’impianto
  • stato della catena delle sicurezze
  • stato degli informatori vano
  • temperatura dell’ambiente
  • attivazione allarmi in tempo reale
  • storico cronologico con data/ora e piano degli allarmi
  • reset di alcuni guasti
  • numero di corse dell’impianto
  • stato di carica delle batterie di emergenza.

Questo permette di sapere sempre in tempo reale quando l’impianto presenta dei problemi, anticipare la sostituzione di alcuni componenti prima che si danneggino e monitorare il ciclo di vita dei componenti di sicurezza. E di risparmiare energia.

 

Articolo realizzato dall’ing. Maikol Micheletti

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